Tra cultura illuministica e civiltà pastorale
SANTA CROCE DEL SANNIO: su un colle che sovrasta l’alta valle del Tammaro, a 700 metri s.l.m., a metà strada tra Saepinum e la città dei Liguri Bebiani, fin dalla preistoria l’archeologia ne documenta la frequentazione e l’insediamento in età sannita e romana. La menzione di un Casale Sanctae Crucis in alcuni diplomi di VIII secolo d.C. rimanda ad un tempio di precedente fondazione, oggi Chiesa di Santa Croce e convento francescano che sovrasta il centro abitato.
Nel 762 il re longobardo Desiderio concesse i suoi possedimenti all'abate Theodemario. Attorno all’anno 1000 il casale fu dipendenza dell’abbazia di Montecassino; fu poi sottoposta al gastaldato di Boiano e coi Normanni fu feudo di Rodolfo Alemagno tra il 1172 e il 1183. Con la dominazione angioina, nel 1277 appartenne a Guglielmo di Santa Croce e, sotto Carlo II D'Angiò, a Manfredi di Santa Croce che lo cedette a Siginulfo, conte di Telese. In seguito appartenne ai Monfort e, per concessione di Ferdinando I d'Aragona, al suo capitano d'arme Giovan Battista del Balzo (1465). Dal 1561 la popolazione di Santa Croce venne incrementata da numerosi immigrati dalla vicina terra di Cercemaggiore colpita da un'epidemia di peste. In seguito il feudo fu della famiglia Tramontano di Sorrento. Dopo lunga appartenenza alla Capitanata, il Comune fu parte del Molise finché nel 1861 passò alla provincia di Benevento.
L’economia locale è stata prevalentemente agro-pastorale caratterizzata dalla transumanza, con fiere e mercati. Tra i prodotti, si distinguono le carni bovine e ovine e l’olio extravergine di oliva.
La storia urbanistica vede un primo nucleo insediativo imperniato attorno a un fortilizio, trasformato poi in palazzo baronale, e compreso entro mura castellane con tre porte d'accesso. L’espansione urbana tra ‘700 e ‘800 ha dato luogo a un centro storico di grande qualità architettonica, grazie alla presenza di maestranze specializzate nella fine lavorazione della pietra. Oltre al palazzo baronale (oggi sede del Municipio) tra le “case palaziate” si segnalano quelle dei Galanti, Capozzi - Giovene, De Nigris - Gioia, De Mariarosa, Bochicchio – De Maria, Gioia - Bernando, Vitelli. Tra gli edifici sacri la chiesa di Santa Maria Assunta eretta nel 1761 con facciata in pietra calcarea e pianta a croce latina, custodisce tra l’altro un altare marmoreo a tarsie policrome e una statua lignea di Paolo Saverio di Zinno. Oggi Santa Croce del Sannio, definita come “il paese dei palazzi” per le splendide dimore nobiliari, con i suoi 860 abitanti si presenta come un piccolo sorprendente gioiello incastonato in un incantevole paesaggio naturalistico.
Tra le personalità locali spiccano: Giuseppe Maria Galanti (1743-1806) economista, giurista, storico, politico; suo fratello Luigi Galanti (1765-1836) abate benedettino, letterato, geografo, tra i fondatori della Scuola Militare della Nunziatella, nel 1820 fu deputato al Parlamento Napoletano; Girolamo Vitelli (1849-1935) filologo, grecista, caposcuola della moderna papirologia, senatore del Regno dal 1920; Olindo Del Donno (1912-2009) sacerdote, docente, deputato al Parlamento per quattro legislature; Antonio Del Donno (1927-2020) pittore, scultore, con opere esposte in Musei internazionali.
Il REGIO TRATTURO PESCASSEROLI - CANDELA si sviluppa per 211 km, collegando l’Abruzzo montano al tavoliere della Puglia. Nel percorrere antichi cammini forse risalenti ad epoca preromana, si muove per 4 regioni, attraversando i territori di 41 Comuni appartenenti a 6 diverse province. È sottoposto a vincolo archeologico e, per alcuni tratti, il paesaggio circostante ha ottenuto il riconoscimento di particolare interesse culturale. La transumanza nel 2019 è stata inserita dall’UNESCO nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale, come antica pratica della pastorizia che testimonia un rapporto equilibrato tra uomo e natura e un uso sostenibile delle risorse naturali.
Da Benevento imboccare la SS 87 in direzione Campobasso; dopo circa 28 km uscita Santa Croce del Sannio
Volontario TCI Accompagnatore e telefono attivo il giorno della visita: console emerito Giovanni Liparulo tel. 339 281 0231Trasporti: mezzi propriPartecipanti: min. 20 – max 40
Guida: guida turistica professionale abilitata Regione Campania
COSA NON INCLUDE
Programma completo
S.-Croce-e-il-Regio-Tratturo-BN-sabato-14-giugno-2025