Appia Week
è una straordinaria esperienza che unisce centinaia di appassionati di ciclismo, escursionisti, storici e amanti della cultura lungo l’antica Via Appia, coinvolgendo le comunità locali e decine di associazioni in nome dell’amore per il patrimonio storico e naturale, rendendolo accessibile e vivo per tutti.
Via Appia
tra le maggiori opere di ingegneria civile del mondo antico, nel 2024 è stata riconosciuta dall’UNESCO patrimonio dell’umanità per lo straordinario impatto che, dalla romanità ad oggi, possiede sulla realtà di una vasta area geografica del Mediterraneo.
Costruita per volere del censore Appio Claudio Cieco in lotti successivi dal 312 a.C. al 191 a.C., la “regina viarum”, ben oltre i 650 km del suo tracciato, ha costituito la principale via di terra per gli scambi economici e culturali tra Medio Oriente ed Europa: da tracciato stradale al servizio di commerci ed eserciti, a percorso di milioni di pellegrini ed infine infrastruttura per lo sviluppo della modernità, unì Roma a
Capua e poi a Benevento, a Taranto e a Brindisi. Costeggiata da opere d’arte e insigni monumenti, attraversa i territori di 4 regioni, interessando 9 province (12 con l’Appia Traiana) e decine di località. Numerosi e importanti sono i siti archeologici lungo il tracciato, vari e magnifici i paesaggi che ne fanno uno degli itinerari pedonali e ciclistici tra i più affascinanti d’Italia.
Arco di Traiano
segna l'inizio della via Traiana, variante della via Appia. Dedicato all'imperatore Traiano, il monumento presenta una ricca decorazione scultorea sulle due facciate principali; sul lato interno, rivolto verso la città, sono raffigurate scene di pace e di provvidenza verso i cittadini; mentre sul lato esterno, rivolto verso le province, sono rappresentate scene di guerra.
Contrata Santa Clementina
ingresso della via Appia a Benevento. La regina viarum, dopo aver attraversato il centro di Caudium, l’odierna Montesarchio, e il
Ponte Corvo, che consentiva il passaggio dell’Appia sul torrente Serretelle, solcava C.da Santa Clementina per l’ingresso nella città di Benevento. Qui, recenti scavi hanno permesso di appurare la presenza di un antico tracciato viario.
Ponte Leproso:
Segna il passaggio della via Appia per l’ingresso in città. Fu realizzato da Appio Claudio Cieco nel II sec. a.C. per superare l’alveo del
fiume Sabato. Successivamente restaurato dagli imperatori Lucio Settimio Severo e Marco Aurelio Antonino, era anticamente chiamato «Marmoreo»; fu poi detto Leproso (o Lebbroso) perché nelle sue vicinanze, nell’alto Medioevo si trovava un lebbrosario e in seguito Ponte di San Cosimo, da una chiesa esistente nei suoi pressi e dedicata al Santo.
Piazza Cardinal Pacca
A Benevento, la Via Appia attraversava la città per circa un miglio, identificandosi con la via principale, il decumanus maximus, poi via
Magistrale, corrispondente agli attuali C.so Dante e C.so Garibaldi, per uscire dal centro urbano, dirigendosi verso SE.
Ponte Appiano
noto come ponte Rotto, al X miglio da Benevento e al V miglio da Aeclanum, è indicato anche nella Tavola Peuntingeriana; consentiva di
scavalcare il fiume Calore e di raggiungere la statio ad Calorem. Ubicato nell’attuale comune di Apice, in località Morroni, testimonia quel tratto di via Appia che da Benevento saliva verso la collina, giungendo dopo quattro miglia alla prima stazione, Nuceriola, e quindi, dopo essere passata per la località chiamata Cubante, si dirigeva verso Aeclanum. Ne rimangono solo pochi resti di due piloni e di un’arcata, da cui si evincono le dimensioni che ne fanno uno dei più grandi ponti romani della regione.
Pranzo libero prenotabile in autonomia presso i seguenti ristoranti ed enoteche:
Roseto all’Arco Tel. 0824 1771196
Frittole Tel. 347 1803353
Alimenta Bistrot Tel. 0824 3336471166
Ristorante pizzeria Traiano dal 1985 Tel. 0824 277669
Programma completo
via Appia dal Ponte Leproso al Ponte Appiano - domenica 27 aprile 2025